venerdì 22 ottobre 2010

PAZZA INTER

PAZZA INTER

“pazza inter” è la canzone intonata dalla curva Nord prima dell’ingresso dei nerazzuri sul terreno di gioco, e pazza è senz’altro l’aggettivo che più si addice alla prestazione di ieri degli uomini di Benitez.

Il primo tempo dei campioni in carica è praticamente perfetto, con quattro gol segnati in 35 minuti.

Neanche il tempo di sedersi e, dopo un minuto e sette secondi, il Meazza si gode il ritorno al gol in Europa del capitano al termine di un’azione da manuale del calcio: è Zanetti stesso ad iniziare l’azione premiando il taglio interno di Coutinho, da Coutinho di prima per Eto’o che, ancora di prima, trova, dentro l’area di rigore, il numero 4 nerazzurro che segna a mezz’altezza . Passano sei minuti e Sneijder - non ancora ai livelli dello scorso anno, ma apparso comunque in ripresa- trova il corridoio giusto per mettere Biabiany davanti a Gomes, che lo stende: rigore ed espulsione; dagli undici metri Eto’o realizza il gol numero diciassette in stagione. Bastano altri sei minuti all’Inter per indirizzare la partita in maniera definitiva: Stankovic per Eto’o – Eto’o ancora per il serbo che dal limite dell’area incrocia rasoterra per il tre a zero. Al minuto trentacinque è ancora Eto’o, pescato solo davanti al portiere da un ottimo Coutinho, che chiude il match mettendo definitivamente al sicuro il risultato.

Ma, come detto, quest’Inter è pazza e riesce a complicarsi la vita in maniera a tratti incomprensibile tanto da far passare Benitez da “ dispiaciuto dopo il primo gol subito” ad “arrabbiato dopo il terzo”. I primi due gol del Totthenam (minuti 52 e 89) sono identici con Bale, seguito quest’Estate dallo staff di Branca, che si fa quaranta metri di campo palla al piede, entra in area e batte in diagonale un incolpevole Julio Cesar; al minuto novantadue un errore in disimpegno di Santon, regala palla a Lennon il quale trova smarcato in area ancora Bale, che con l’ennesimo diagonale fissa il risultato sul 4 – 3.

Il presidente Moratti a fine partita ha confessato di essersi “un po’ spaventato gli ultimi cinque minuti”, ma in linea di massima può godersi un’Inter prima nel girone, con cinque punti di vantaggio sulle terze e con una personalità in Europa che, a tratti, sembra superiore anche a quella dello scorso anno.

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